Chi sono

Mi chiamo Sara e i filati sono la mia più grande passione (e ossessione).

Coltivare una passione creativa, tradizionale e artigianale è difficile quando nasci e cresci in una grande città, dove il concetto di condivisione si disperde, dove le tradizioni sono minuscole realtà nascoste, se non scomparse. La mia fortuna, è stata crescere con la nonna, appassionata dell’arte manuale, ossessionata da fili, aghi, uncinetti e ferretti, che armata di coraggio, sopravvalutando i miei problemi agli occhi, mi mise per la prima volta in mano ago e filo, quando ero ancora molto piccola. I miei pomeriggi passati a casa della nonna trascorrevano così, invece di tenermi impegnata a guardare i cartoni animati alla tv, all’ora della merenda mi dava pizzelle e mezzo punto.

Perchè Marilù?

Nel 2011 nacque La Pinguina Rosa, la mia prima attività, con la quale volevo far riemergere la mia inventiva e la mia creatività che qualcuno continuava a vedere in me. Il viaggio de La Pinguina Rosa è iniziato dando pregio e valore alla carta con gli origami e lo scrapbooking; ho ampliato via via i miei orizzonti con altri materiali, fino a quando non ho ripreso in mano un uncinetto e a lavorare con il filo. All’inizio, riprendere in mano un uncinetto, aveva solo l’obiettivo di provare nuove tecniche, nuove possibilità come gli amigurumi, in barba anche ai consigli della nonna che continuava ad insistere nel fare qualcosa di tradizionale. Io da testarda, invece non l’ho mai ascoltata, perché volevo essere sempre io a scegliere quello che ritenevo più giusto per me e per la mia creatività.

Una predica che costantemente lei mi faceva, era questa:

“Piccolina, che tu lo voglia o no, vivrai di questo; è inutile dire che alcune cose non le farai mai o non ti piacciono più, perché alla fine saranno proprio quelle che ti daranno più soddisfazione”

Eh già nonnina, avevi ragione tu, il primo amore non si scorda mai!

Nonostante La Pinguina Rosa continuasse a fare il suo percorso, immersa tra carta e colla, la presenza dei fili nell’attività era diventata dominante, tanto che a poco a poco vedevo il resto dei materiali perdere importanza; aver preso in mano di nuovo quell uncinetto ha risvegliato in me qualcosa di travolgente, qualcosa che non ho più saputo controllare e che mia nonna sapeva fin dall’inizio. Iniziai a rendermi conto che qualcosa stava cambiando e ad un certo punto, osservando in casa, alcuni quadri a mezzo punto realizzati da mia nonna (e da me), mi ha fatto tornare la voglia di ricamare e questo ha dato l’ultimo scossone alla mia vita creativa e al mio lavoro. La Pinguina Rosa mi ha accompagnato,tra soddisfazioni personali e momenti difficili, fino a ottobre 2018, quando decisi che era arrivato il momento di mantenere una promessa…

Marilù, la mia promessa, è dedicata a colei che ha dato il via a tutto questo, lei che è stata la mia maestra, la mia musa, la mia prima fan.

Anche se oggi, purtroppo, non è più presente “fisicamente”, desidero farla rivivere, attraverso le mie creazioni, che in parte sono un pò sue. Sapeva benissimo, prima ancora che prendessi in mano il primo ago e uncinetto, che questa sarebbe stata la mia vita.

A mia nonna, il mio girasole.